I musicisti dell’Ensemble Micrologus sono stati tra i primi a contribuire alla riscoperta della musica medievale e dello spirito con cui fare questa musica oggi. La ricerca delle fonti, le indagini storiche, paleografiche, organologiche ed iconografiche (che hanno permesso, in certi casi, di ricostruire strumenti musicali unici), lo studio e la comparazione dell’etnomusicologia sono alla base del lavoro dell’ Ensemble Micrologus. Inoltre, ritenendo fondamentale le ricostruzione della funzione della musica medievale, sia per chi esegue che per chi ascolta (all’epoca non esisteva il “concerto” vero e proprio), tutti i musicisti del Micrologus hanno partecipato alle varie Feste Medievali, prima fra tutte quella del Calendimaggio di Assisi , in cui l’evento musicale è oggi ricollocato nel proprio spazio sonoro e temporale: la chiesa (ovverosia la preghiera e la solennità), la corte (con il canto epico, la lirica d’amore e il ballo), la piazza (con la festa e il ballo), la strada (con il corteo e la processione religiosa). I musicisti del Micrologus utilizzano fedeli ricostruzioni degli strumenti d’epoca e, spesso, collaborano direttamente con vari liutai specializzati. Tra questi liutai i principali referenti sono: Vincenzo Cipriani e Giordano Ceccotti per gli strumenti a corde; Francesco Li Virghi per i flauti. Ogni anno il Micrologus presenta al pubblico uno o due nuovi spettacoli tematici, alternando musica sacra e profana, oltre a realizzarne altri, su commissione, per i vari Festival europei. In molti casi si avvale della preziosa collaborazione di vari musicologi, come Dinko Fabris (Dipartimento di Musica antica – Conservatorio di Bari), Francesco Zimei (Istituto Abruzzese di Storia della Musica), e dei ricercatori del Centre de la Voix presso l’Abbaye de Rouyamont. Così, il Micrologus ha realizzato oltre 30 diversi spettacoli di musica medievale, portandoli in tour in Europa, Americhe e Giappone.