Carne e cielo
O amore materno,
straziante, per gli ori
di corpi pervasi
dal segreto dei grembi.
E cari atteggiamenti
inconsci del profumo ,
impudico che ride
nelle membra innocenti.
Pesanti fulgori
di capelli… crudeli
negligenze di sguardi…
attenzioni infedeli…
Snervato da pianti,
ben soavi rincaso
con le carni brucianti
di splendidi sorrisi.
E impazzisco nel cuore
della notte feriale
dopo mille altre notti:
di questo impuro ardore.
da “L’usignolo della Chiesa Cattolica”, Pier Paolo Pasolini